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mercoledì 27 febbraio 2008

INCESTO TRA PADRE E FIGLIA-TELEFILM ALLA TV TEDESCA

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Notizia del 3 agosto 2006 - 14:32
Quando tutto è permesso

Incesto sulla ZDF: trasmesso telefilm nel quale padre e figlia consumano il loro amore. Tedeschi scioccati


di GermanynewsINCESTO SULLA ZDF: Quando tutto diventa permesso...
I programmi televisivi italiani sono indubbiamente superficiali, di infima qualità, zeppi di porcherie e ben poco edificanti, ma basta dare un’occhiata a che cosa trasmette la principale rete televisiva tedesca (ZDF) alle 22.45 di sera, per accorgersi che, se Dio vuole, siamo in buona compagnia. Mal comune, mezzo gaudio, come si dice...
Il telefilm che ha scioccato centinaia di migliaia di Tedeschi è “Liebeskind” (Figlia dell’amore), una sorta di soap opera ideata dalla regista Jannette Wagner che racconta la travagliata vicenda di un medico che, dopo cinque anni dalla separazione dalla moglie, ritrova la figlia Alma, un’adolescente di 17 anni. E fin qua nulla di strano, sennonché la figlia si innamora follemente del padre a tal punto da sfilarsi il reggiseno di fronte a lui, già seminudo, e convincerlo a consumare il loro amore. Oltre all’incesto, dunque, anche l’abuso su minorenne.
In prima istanza è stata la Bild, il tabloid forse meno indicato, a denunciare l’oscenità della serie-tv che, come ha detto la giornalista Bea Peters, “ha sconvolto molti telespettatori e urtato i loro sentimenti” (“viele Zuschauer zutiefst verstörte, Gefühle verletzte”). Sulle colonne dello stesso quotidiano, l’opinione dello psicologo dei bambini, Michael Thiel che parla di unodi uno schiaffo in faccia per le vittime di abusi sessuali”, le quali, rappresentate da Veit Schiemann hanno vivacemente protestato ricordando che “rappresentare un abuso come se fosse una cosa normale è un crimine”. Insorgono anche le associazioni per l’infanzia, che temono effetti emulativi. Disappunto anche dal responsabile CDU per la famiglia, Johannes Singhammer, il quale ha affermato che "l'incesto e gli abusi sessuali non possono essere usati per fare crescere l'audience". La regista, dal canto suo, sembra non essere minimamente toccata dalle critiche ed anzi aggredisce: “Sono consapevole del fatto che l'incesto rappresenti un tabù e che debba restare tale. Il film vuole soltanto porre alcune domande: Fino a che punto ciascuno è responsabile per quello che succede? Ed è un reato il fatto che siano entrambi a volerlo? Il tema del film non è l'abuso sessuale, ma un rapporto d'amore finito male”. Le parole della Wagner suonano assai strane, se si pensa che la responsabilità di ciascun individuo è condizione necessaria affinché uno Stato di diritto sia tale. Se per qualche arcano motivo la responsabilità della persona viene meno, viene meno anche la possibilità che questo individuo possa essere accusato di qualche cosa. In secondo luogo non è possibile mettere in dubbio l’infamia di un atto come l’incesto adducendo come pretesto la volontà. Altrimenti si torna ai tempi di Semiramide, che “libito fè licito in sua legge”. La libertà, quando non ha freni, diventa licenza. Platone docet.
tratto da: germanynews.ilcannocchiale.it
http://liberoblog.libero.it/web_tempolibero/bl4443.phtml

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