ATTUALITA' SU NUDISMO E LIBERTINAGGIO SESSUALE NEL MONDO

venerdì 27 febbraio 2009

ESISTE LA SOLIDARIETA' IN CALABRIA ?


CENTRO DI SOLIDARIETA' CRISTIANA

IN CALABRIA ESISTE LA SOLIDARIETA' ?

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ilGiornale.it
n. 50 del 2009-02-27 pagina 18

Cosenza Chiede aiuto e nessuno interviene: stuprata per 2 settimane
di Redazione

Ha gridato, si è disperata, ha chiesto aiuto mentre in tanti guardavano ma nessuno interveniva. E così un marocchino prima e un romeno poi l’hanno sequestrata per violentarla. È successo a una badante romena che aspettava l’autobus a Cosenza. È stata tenuta segregata e stuprata per giorni.
Ecco la squallida storia che la donna, 44 anni, ha raccontato ai carabinieri: solo dopo 15 giorni di inferno è riuscita a liberarsi dai suoi aguzzini. Era lunedì di due settimane fa quando un marocchino, Said Chercki, di 36 anni, le offre un passaggio. Lei cerca di svincolare il discorso e allontanarsi, ma l’uomo le punta un coltello al fianco. A questo punto la romena chiede aiuto alle persone presenti, che non solo non intervengono, ma addirittura non lanciano neanche l’allarme alle forze dell’ordine.
Gli abusi sono andati avanti per una decina di giorni. Chercki usciva dal capannone, lo chiudeva e tornava ogni giorno per sfogare i suo bestiali istinti. Fino a quando, a un certo punto, si è stancato e ha riaccompagnato la malcapitata alla stessa fermata degli autobus dove l’aveva sequestrata. A questo punto nella vicenda entra in scena Marin Tanase, che si rende conto della situazione della connazionale, finge di intervenire in sua difesa e minaccia il marocchino, costringendolo ad allontanarsi. In realtà lo scopo del romeno è di ripetere quanto aveva fatto Chercki: porta con la forza la donna in un altro capannone, e anche in questo caso lungo il tragitto nessuno dei passanti interviene, e abusa di lei per cinque giorni. Dopo il suo racconto i due stranieri sono finiti in manette.


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giovedì 26 febbraio 2009

Cosenza, abusano e sequestrano badante romena: 2 fermi

L'episodio è avvenuto lunedì pomeriggio di due settimane fa

Cosenza, abusano e sequestrano badante romena: 2 fermi

Prima un marocchino poi, dopo una settimana un romeno

ultimo aggiornamento: 26 febbraio, ore 15:05
Cosenza, 26 feb. - (Adnkronos) - I carabinieri della stazione di Cosenza principale hanno fermato due uomini di nazionalita' marocchina e romena per violenza sessuale e sequestro di persona. A subire ripetuti episodi di violenza e' stata una donna romena di 44 anni che lavora come badante presso una famiglia di San Benedetto Ullano. La donna signora si era recata a Cosenza per fare un versamento di denaro ai suoi familiari e stava aspettando l'autobus che la riportasse a casa quando si e' avvicinato un marocchino che lei conosceva di vista.

Said Echerchi, di 36 anni, le ha intimato di seguirla e, al suo rifiuto, ha tolto dalla tasca un coltello puntandoglielo al fianco. L'episodio e' avvenuto lunedi' pomeriggio di due settimane fa, quando i negozi in citta' sono chiusi e c'era poca gente all'autostazione. C'e' stata, hanno riferito gli inquirenti, un timido tentativo dei pochi presenti a far desistere il giovane dal rapimento ma non sono state avvertite le forze dell'ordine e la donna e' stata portata via. Il marocchino l'ha accompagnata in un capannone delle ex Ferrovie e li' ha abusato di lei ripetutamente tenendola segregata. Dopo una settimana l'ha fatta uscire con lui e i due hanno incontrato un romeno, Marin Tanbase, di 34 anni.

L'uomo ha minacciato il marocchino rapendo a sua volta la donna. L'ha condotta in una capanna di cartone ricavata sotto un ponte e anche lui ne ha abusato. La donna era talmente stremata, hanno riferito i carabinieri, che il romeno l'ha lasciata per due giorni su una brandina in pessime condizioni. Quando ha avuto la forza di alzarsi, lui l'ha cacciata via e la badante si e' trascinata fino alla caserma raccontando la sua storia.
http://www.adnkronos.com/IGN/Regioni/Calabria.php?id=3.0.3056397854

mercoledì 25 febbraio 2009

NAPOLI: ARRESTATO PASQUALE MODESTINO PE LO STUPRO DEL DODICENNE

Pasquale Modestino ha precedenti per violenza sessuale. La vittima vede la foto
e lo riconosce. La folla tenta il linciaggio. Il ragazzo è stato dimesso dall'ospedale
Napoli, un uomo arrestato
per lo stupro del dodicenne



Pasquale Modestino

NAPOLI - La polizia ha arrestato un uomo accusato di aver picchiato e violentato un dodicenne vicino alla stazione Centrale di Napoli lunedì sera. Si chiama Pasquale Modestino, ha 53 anni e precedenti per violenza sessuale. La vittima lo ha riconosciuto: gli agenti gli hanno mostrato una foto e lui ha individuato persino i vestiti del suo aggressore. La folla, mentre la volante della polizia trasportava l'uomo verso il carcere, ha tentato il linciaggio. "E' il convivente della nonna di un amico del ragazzo", ha spiegato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni. Nel pomeriggio D., il ragazzino, è stato dimesso dall'ospedale pediatrico Santobono. "Ha passato una notte tranquilla", fanno sapere i medici. Ora però una psicologa dovrà seguirlo passo a passo.

Il sospettato. Modestino è un dipendente comunale che si occupa della pulizia delle fognature (da oggi è stato sospeso dal servizio). A differenza di quanto si pensava inizialmente, non si tratta quindi di un clochard. L'indagato è napoletano e vive in una casa nella zona dell'Arenaccia, dove è avvenuta l'aggressione. Gli agenti della sezione minori della Questura sono arrivati a lui cercando tra i fascicoli di tutti i pedofili o sospetti pedofili che risiedono in quell'area. L'uomo è già indagato per violenza sessuale nei confronti di una bambina di 6 anni, che oggi ne ha 9 e vive ancora con lui: è la nipotina della donna con cui convive. La denuncia risale a tre anni fa, quando all'ospedale Santobono fu segnalato alla Squadra mobile diretta da Vittorio Pisani il caso sospetto della piccola. Allora i familiari negarono gli abusi, ma la Procura della Repubblica di Napoli chiese il rinvio a giudizio per Modestino.

La folla tenta il linciaggio. Un gruppo di persone inferocite ha assalito la macchina della polizia che portava Modestino in carcere. Sputi, pugni e calci contro la volante che usciva dalla Questura della città partenopea, scossa da questo brutale episodio di pedofilia.


La dinamica. Gli inquirenti hanno ricostruito quanto accaduto: l'uomo avrebbe adescato la vittima con un ricatto. "Tu sei l'amico di ... ?", gli avrebbe chiesto, facendo il nome del nipote della sua convivente (e fratello della bambina). "Mi dici l'ora?", avrebbe poi detto. Quando il giovane gli ha mostrato l'orologio che teneva in tasca, Modestino glielo ha strappato. "Se lo rivuoi, seguimi - avrebbe aggiunto - Se lo rivuoi, devi venire a bere una birra con me". Il ragazzino lo ha seguito. Poi, la violenza.

Le indagini. Sono state 48 ore di interrogatori a raffica: gli amici della vittima, i familiari, le persone che lavorano nelle vicinanze della stazione. Decine di persone sono state ascoltate in Questura. Nel frattempo gli inquirenti hanno passato al vaglio i fascicoli e il cerchio si è stretto su una manciata di sospettati. Decisiva la perquisizione nell'abitazione dell'uomo, dove gli agenti hanno trovato prove importanti. Intanto è andato avanti anche il lavoro della Scientifica: stamattina, durante un sopralluogo sul luogo dello stupro, sono state trovate numerose impronte, una coperta con residui biologici e altri oggetti utili alle indagini. Dopo l'arresto di Modestino, si attende l'esito degli esami del Dna.

La vittima. Fondamentali nelle indagini sono state la collaborazione e la forza d'animo del ragazzo. Il questore di Napoli, Antonino Puglisi, in conferenza stampa ha detto: "E' stato bravo e chiaro sin dal primo momento. La sua descrizione è stata precisa e ci ha permesso di arrivare all'individuazione di Pasquale Modestino". Nel pomeriggio il dodicenne è uscito dall'ospedale, dove gli hanno curato le ferite: un taglio all'orecchio sinistro, provocato dalla bottiglia con cui è stato colpito, e poi le ferite della violenza. Oggi ha avuto un lungo colloquio con gli psicologi e poi è tornato a casa. "La cura migliore - dicono in ospedale - resta la ripresa di una vita normale con i suoi familiari, gli amici e i compagni di scuola".

(25 febbraio 2009)



http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/cronaca/violenza-sessuale-3/fermato-napoli/fermato-napoli.html

PEDOFILIA: VIOLENZA SU RAGAZZINO ROM, ARRESTATO COMMERCIANTE

lunedì 09/02/2009 16:54
PEDOFILIA: VIOLENZA SU RAGAZZINO ROM, ARRESTATO COMMERCIANTE
Arrestato un commerciante di salumi nel Napoletano per avere costretto un ragazzino rom di 12 anni ad avere rapporti sessuali. La Polizia ha scoperto che l'uomo aveva adescato in altre circostanze altri minorenni, sia italiani che nomadi, fuori dalle sale giochi della zona di Casoria ed Acerra offrendo soldi, regali e gelati. Il commerciante e' stato sorpreso dagli agenti in una piazzola di sosta dell'A1 mentre era con un rom di 12 anni.



http://www.bigol.net/index.php?p=articolo&value=31508

Carnevale di Rio/ Un coprisesso di soli tre centimetri per la modella Dani Sperle: è record


Carnevale di Rio/ Un coprisesso di soli tre centimetri per la modella Dani Sperle: è record
Mercoledí 25.02.2009 10:05

Il record del Carnevale di Rio quest'anno spetta alla modella Dani Sperle. E' lei, infatti, la più nuda di tutti i festeggiamenti. Con il suo "copri-sesso" (una sorta di perizoma senza i laccetti ai fianchi) ha scalzato dal podio la 'vincitrice' dell'anno scorso, Viviane Castro, che aveva fatto discutere al Carnevale di Rio con il suo "minitanga" di soli 4 centimetri: mai si era vista una nudità simile in tanti anni di storia carioca.
Quest'anno Dani Sperle ha deciso di fare di meglio, e si è presentata ai festeggiamenti del Carnevale con un "copri-sesso" di soli 3 centimetri. C'è da dire che lo scorso anno la Castro subì una multa per violazione della pubblica decenza, essendo completamente nuda. Chissà se quest'anno si replicherà, o se le autorità brasiliane, alle nudità carnevalesche, hanno fatto l'abitudine.



http://www.affaritaliani.it/entertainment/carnevale_perizoma_record240209.html

martedì 24 febbraio 2009

Violenza sessuale su un ragazzino di 12 anni in centro a Napoli

Napoli | 24 febbraio 2009
Violenza sessuale su un ragazzino di 12 anni in centro a Napoli

E' caccia al responsabile di una violenza sessuale consumata ieri sera, ma di cui si e' avuta notizia solo oggi, ai danni di un ragazzino di 12 anni.

Sarebbe stato attirato con un pretesto in un vicoletto nei pressi di piazza Poderico, non lontano dalla stazione centrale, dove e' stata consumata la violenza.

Il ragazzino ha riportato lacerazioni e contusioni in seguito alla violenza sessuale ed e' stato ricoverato all'ospedale pediatrico Santobono con una prognosi di 7 giorni.

Sull'episodio indaga la squadra mobile.

Il fatto e' accaduto poco dopo le 20.30 di ieri. L'autore della violenza, ricercato in queste ore dalla polizia, e' un italiano, dall'eta' apparente compresa tra i 40 e i 50 anni, con capelli e barba brizzolati.

Il ragazzino ha raccontato al papa' che lo ha accompagnato in ospedale per le cure di essere stato avvicinato dall'uomo che prima gli ha chiesto dei soldi e poi lo ha bloccato e trascinato in un vicoletto adiacente dove e' stata consumata la violenza.



http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=108032

LA PILLOLA PUO' CAUSARE IL CANCRO AL SENO

STUDIO SULL'AMERICAN JOURNAL OF EPIDEMIOLOGY
LA PILLOLA PUO' CAUSARE IL CANCRO AL SENO

(AGI) - New York, 24 feb. - L'uso della pillola contraccettiva puo' favorire lo sviluppo del tumore al seno: lo ribadisce una nuova ricerca pubblicata dall'American Journal of Epidemiology. Fino ad oggi, l'associazione tra cancro al seno e contraccettivi orali si basava "per lo piu' su studi condotti prima del 1990", nota l'equipe di ricercatori, diretta dalla dottoressa Lynn Rosenberg, della Boston University. Per la sua analisi, il team della Rosenberg ha usato invece dati recenti, coinvolgendo donne che partecipavano al Case-Control Surveillance Study. I ricercatori hanno cercato di capire se l'uso della pillola contraccettiva fosse legato al rischio di cancro al seno nelle pazienti cui era stata diagnosticata la malattia tra il 1993 e il 2007 e, nel caso l'associazione fosse valida, se il rischio variasse in base alla razza o ai recettori ormonali del cancro al seno. Lo studio ha coinvolto 907 donne con cancro al seno e 1.711 sane. Le donne che avevano assunto contraccettivi orali per un anno o piu' avevano il 50% o piu' di probabilita' di ammalarsi rispetto alle donne che non li avevano assunti o li avevano presi per meno di un anno. Inoltre, l'assunzione della pillola per lungo tempo e l'appartenenza alla razza nera aumentavano le probabilita' di sviluppare il tumore, mentre la presenza dei recettori ormonali del cancro al seno non influiva sull'associazione tra contraccettivo orale e cancro al seno. "L'uso dei contraccettivi orali e' molto diffuso ed e' quindi importante mettere in guardia le donne sui possibili effetti sulla salute", conclude Rosenberg.



http://salute.agi.it/primapagina/notizie/200902241025-mon-rsa0004-art.html

ABUSI SUBITI DA PICCOLI ALTERANO GENE STRESS

ABUSI SUBITI DA PICCOLI ALTERANO GENE STRESS

(AGI) - Roma, 23 feb. - Gli abusi subiti nella prima infanzia alterano in modo permanente le reazioni del cervello allo stress. Ad affermarlo, uno studio canadese partito dall'analisi delle mutazioni genetiche trovate nel tessuto cerebrale di adulti morti suicidi che avevano subito violenze da bambini. I ricercatori hanno accertato la produzione di un recettore tradizionalmente implicato nella ricezione dello stress. Gia' ricerche precedenti avevano dimostrato l'esistenza di un legame tra l'aver subito abusi in tenera eta' e un approccio particolarmente stressato ai problemi quotidiani. Ma fino a oggi non si era capito come i fattori ambientali agissero sui geni favorendo in eta' adulta la depressione o altri disturbi mentali. Il team di ricerca della McGill University di Montreal ha esaminato il gene del recettore glucocorticoide -che aiuta a controllare la risposta allo stress- in una specifica regione cerebrale di 12 suicidi con una storia di abusi alle spalle e di altri 12 senza un'infanzia di violenze. Nel primo gruppo gli scienziati hanno osservato cambiamenti chimici che hanno ridotto l'attivita' del gene e dimostrato che questo porta a un minor numero di recettori glcocorticoidi. Da qui, una risposta abnorme allo stress per coloro che hanno subito abusi. "Anche se ovviamente questi risultati dovranno essere replicati", ha osservato Jonathan Mill dell'istituto di Psichiatria del Kings College di Londra, "dimostrano che esiste un meccanismo cerebrale mediante il quale le esperienze nei primi anni di vita possono influire sui comportamenti e gli atteggiamenti dell'eta' adulta". La "cosa piu' eccitante", ha aggiunto l'esperto, riguarda il fatto che "queste alterazioni epigenetiche sono potenzialmente reversibili, e quindi rappresentano una nuova sfida sul fronte degli interventi terapeutici".



http://salute.agi.it/primapagina/notizie/200902231028-hpg-rsa0007-art.html

SESSO: LA MUSICA INFLUENZA LE ABITUDINI DEI GIOVANI

SESSO: LA MUSICA INFLUENZA LE ABITUDINI DEI GIOVANI

(AGI) - Roma, 24 feb. - Gli adolescenti iniziano troppo presto a fare sesso? Forse dipende dalla musica che ascoltano. Lo rivela uno studio condotto dalla Pittsburgh University su 711 giovani a cui sono state fatte domande sulla loro vita sessuale e sulle loro preferenze musicali. Secondo i ricercatori dell'universita' americana, infatti, chi ascolta canzoni che contengono all'interno del testo frasi esplicite e degradanti riferite al sesso hanno "il doppio di probabilita', rispetto ai loro coetanei che ascoltano un altro genere di brani, di fare sesso". Molti esperti pero', soprattutto i medici, rimangono scettici e ritengono troppo semplicistico collegare le abitudini sessuali degli adolescenti alla musica che ascoltano. Per il dottor Brian Primack, a capo del gruppo dei ricercatori che hanno condotto lo studio, "i genitori dovrebbero parlare di sesso con i loro figli e inserire in questi discorsi anche riferimenti alla musica che ascoltano". Sulla ricerca da lui condotta, Primack comunque non si sbilancia ma ammette che dai risultati "sembrerebbe certamente esserci un collegamento tra musica attivitৠsessuale degli adolescenti".



http://salute.agi.it/primapagina/notizie/200902241321-att-rsa0016-art.html

ARRESTATO RUMENO VIOLENTAVA CONNAZIONALE BAMBINA

Salerno: arrestato 20enne romeno per violenza sessuale ai danni di una 13enne sua connazionale
pubblicato da Daniele Particelli in: Violenza Sessuale



E’ finito in manette questa sera ad Eboli, in provincia di Salerno, Alexandru Baicu, un operaio agricolo romeno di 20 anni, accusato di violenza sessuale ai danni di una sua connazionale di soli 13 anni.

Le violenze sarebbero iniziate verso la metà di agosto e sarebbero andate avanti fino alla fine di gennaio.

La prima volta nel pomeriggio del 14 agosto 2008, con la scusa di volerle dare dei cd musicali. Poi l’ha condotta in camera da letto e dopo avere chiuso a chiave la porta avrebbe iniziato le violenze. Successivamente, dietro pesanti minacce, la minore e’ stata costretta a subire altre violenze, due tre volte la settimana.

Alla fine la giovane vittima ha raccontato tutto a sua madre, che si è quindi rivolta alle autorità ed ha denunciato il giovane connazionale, ora rinchiuso in carcere.

http://www.crimeblog.it/categoria/violenza-sessuale

L'AIDS IN ITALIA COLPISCE SUBDOLO

38 anni, eterosessuale, sieropositivo e inconsapevole

L’Aids continua a colpire in Italia e diventa sempre più subdolo. Basti pensare che negli anni Ottanta, quando si iniziò a parlare di Aids e la malattia ebbe la sua prima vera esplosione, il 70% dei sieropositivi era rappresentato da tossicodipendenti (età media: 26 anni) che si ammalavano a seguito dell’utilizzo in condivisione di aghi infetti.

Oggi, invece, solo dieci sieropositivi su cento sono tossicodipendenti, tutti gli altri sono individui che conducono una vita apparentemente normale e senza vizi e che si ammalano a seguito di un rapporto sessuale – generalmente eterosessuale – non protetto e che non si accorgono di essere malati fino a quando non è troppo tardi. Il dato emerge da un recente rapporto sulla situazione HIV nel nostro Paese presentato a Roma da Andrea Antinori, direttore del Dipartimento clinico dell'Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani.

Il punto più importante di questo rapporto è proprio quello relativo alla mancanza di consapevolezza di essere sieropositivi. Ecco l’identikit del paziente-tipo nel terzo millennio: ha in media 38 anni, è eterosessuale e il pensiero di poter essere sieropositivo sembra non sfiorarlo nemmeno alla lontana, al punto da trasformarsi in veicolo di contagio per anni e anni prima di scoprire di essere malato e di iniziare a seguire una terapia antiretrovirale, che al giorno d’oggi permette alla maggior parte dei pazienti di tenere sotto controllo la malattia e di aspirare a una qualità della vita assolutamente soddisfacente.

Antinori ha spiegato che il 30% dei pazienti scopre di essere malato solo quando l’infezione ha raggiunto una fase avanzata e un quarto dei 120.000 nuovi sieropositivi non ha la minima idea di essere malato.



http://news.paginemediche.it/it/231/la-mela-del-giorno/infettivologia/detail_105069_38-anni-eterosessuale-sieropositivo-e-inconsapevole.aspx?c1=41

domenica 22 febbraio 2009

ZANICCHI CON LA SUA CANZONE A SANREMO 2009 LANCIA IL SESSO SENZA AMORE PER LE DONNE ANZIANE !



IVA ZANICCHI CON LA SUA CANZONE A SANREMO 2009 LANCIA IL SESSO SENZA AMORE PER LE DONNE ANZIANE !


Arriva in sala stampa Iva Zanicchi e non perde tempo. Il suo monologo è una difesa appassionata del brano sbeffeggiato da Roberto Benigni. “Dopo tanti anni ho fatto un disco di inediti, in un momento in cui anche i grandi fanno duetti e cover. Un album che parla di tutte le sfaccettature dell’amore. Il pezzo che ho portato a Sanremo, Ti voglio senza amore, è la storia di una donna che ha sofferto per ragioni sentimentali. Inutile scandalizzarsi, sono una donna, una mamma, una nonna, ma mica una santa”. Iva è inarrestabile e va oltre : “Io credo che Benigni sia un genio e gli perdono tutto. Ma lui mi ha danneggiato perché io sono entrata in scena rigida come un baccalà. Le sue battute mi hanno paralizzato. Bonolis mi ha presentato sghignazzando pensando a quello che aveva detto Benigni. Per me il mio pezzo è tra le più belle canzoni del Festival. Povia, per esempio, mi è piaciuto tantissimo. Non farò ricorso, non è nel mio stile. Il mio testo? Rivendica il diritto al sesso per tutte le donne indipendentemente dall’età. Perché solo gli uomini a settant’anni possono avere accanto le ragazzine di venti o trent’anni? Quando ho sentito in camerino quello che Benigni stava dicendo avrei voluto salire sul palco e confrontarmi con lui. La candidatura alle elezioni europee? Per come sta andando Sanremo, direi che forse è meglio ricandidarsi. Questa sera, nonostante gli inviti di Bonolis, io non sarò sul palco. Non ce n’è motivo. Perché canto ancora? Perché il pubblico non è fatto solo di quindicenni. E poi non è che Mina sia così govane… Se qualcuno vuole sentire davvero il Nessun Dorma venga da me che glielo canto”.

http://blog.panorama.it/culturaesocieta/2009/02/18/iva-zanicchi-furiosa-roberto-benigni-mi-ha-danneggiato/

HUGH HEFNER E LE SUE 'CONIGLIETTE' A SANREMO


HUGH HEFNER E LE SUE 'CONIGLIETTE' A SANREMO
SANREMO - Fuori programma nella serata sanremese che aveva come ospite d'onore il fondatore di Playboy Hugh Hefner: una donna a seno scoperto che, secondo quanto si apprende, e' la pornostar Laura Perego, indossava solo un perizoma e aveva il corpo disegnato, e' salita sul palco. Paolo Bonolis l'ha accolta con tranquillita' mentre la ragazza veniva portata fuori dal teatro da due componenti della sicurezza ai quali il conduttore ha raccomandato la massima calma. L'intervista e' ripresa regolarmente.


ARRIVANO LE CONIGLIETTE
Sulle note di Like a Virgin erano entrate in scena Sarah Nile, Micol Ronchi, Cristina de Pin, playmate dei primi tre numeri del rinnovato Playboy Italia. ''Siete entrate in scena sulle note di Like a Virgin - le ha accolte Paolo Bonolis - stravaganze degli autori... perdonate ma non e' credibile''. Le tre ragazze in abito da sera, erano sul palco al momento dell'ingresso di Fausto Leali e Fabrizio Moro che erano accompagnati da un chitarrista elettrico, la cui chitarra ha avuto problemi tecnici al punto che i due artisti hanno rinunciato al suo apporto.


http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_900989733.html

SANREMO: TANTE POLEMICHE PER LA CANZONE DI POVIA UNA PROVOCAZIONE INDECENTE ED INUTILE


Al bando le polemiche, Povia non ce l’ha con i gay: “Nessuna malattia, nessuna guarigione”





Giuseppe Povia, è stato al centro di un’accesa polemica a causa del titolo del brano che doveva presentare al festival di Sanremo. Finalmente ieri, durante la prima serata della manifestazione canora, il cantante milanese si è esibito intorno la mezzanotte ed il brano ha messo fine a tutte le polemiche, per Povia infatti, l’omosessualità – giustamente ed ovviamente – non è una malattia dalla quale si deve guarire.

Secondo Povia, Luca, ragazzo protagonista della canzone, non è guarito, perché non era malato, ha soltanto vissuto un periodo di vita in cui ha regnato l’indecisione, scaturita dalle pressioni della madre, che a causa del rapporto ostile che aveva con il marito, dal quale aveva divorziato, consigliava al figlio di non sposarsi e di non legare con le donne e quando lo faceva, diventava gelosa. Luca, era gay, perché nell’uomo che aveva incontrato, probabilmente cercava suo padre, poi, un giorno, incontrò per caso “lei”, quella che è diventata la donna della sua vita, sua moglie. “Luca era gay, adesso sta con lei” dice la canzone.

Ma nonostante la precisazione di Povia, che sta nel testo del brano: “Nessuna malattia, nessuna guarigione”; Franco Grillini, presidente onorario dell’Arcigay, ha chiesto il microfono a Paolo Bonolis, il quale gliel’ha gentilmente concesso, per dire la sua a riguardo, considerato che ha gradito poco la canzone del cantautore milanese o forse, perchè affetto da manie di protagonismo, visto che la canzone non è in alcun modo offensiva nei confronti degli omosessuali e dell’omosessualità: “Chi pensava che noi avessimo torto la migliore risposta è arrivata da Roberto Benigni, che ha pronunciato parole che sottoscriviamo in toto, che rafforzano la nostra azione e la nostra viva critica su quello che è accaduto e sta accadendo al Festival. Grazie Roberto! Sabato saremo a Sanremo accompagnati dalle tue parole, e da quelle persone come Luciana Littizzetto, Lella Costa, Ottavia Piccolo e tante altre, che hanno sottoscritto il nostro appello contro il pregiudizio”. E’ lecito chiedersi di quale pregiudizio parli il sig. Grillini, visto che Povia ha giustamente detto che l’omosessualità non è una malattia dalla quale si deve guarire.

Alessio Alaimo



Testo Povia “Luca Era Gay”
Ecco il testo delle polemiche “Luca Era Gay” di Povia, reso noto un giorno prima dell’inizio del Festival per evitare ulteriori polemiche:
INTRO:
Luca era gay e adesso sta con lei Luca parla con il cuore in mano Luca dice
sono un altro uomo,
1^ STROFA:
Luca dice: prima di raccontare il mio cambiamento sessuale volevo chiarire che
se credo in Dio non mi riconosco nel pensiero dell’uomo che su questo
argomento è diviso,
non sono andato da psicologi psichiatri preti o scienziati sono andato nel mio
passato ho scavato e ho capito tante cose di me
mia madre mi ha voluto troppo bene un bene diventato ossessione piena delle
sue convinzioni ed io non respiravo per le sue attenzioni
mio padre non prendeva decisioni ed io non ci riuscivo mai a parlare stava fuori
tutto il giorno per lavoro io avevo l’impressione che non fosse troppo vero
mamma infatti chiese la separazione avevo 12 anni non capivo bene mio padre
disse è la giusta soluzione e dopo poco tempo cominciò a bere
mamma mi parlava sempre male di papà mi diceva non sposarti mai per carità
delle mie amiche era gelosa morbosa e la mia identità era sempre più confusa
RITORNELLO:
Luca era gay e adesso sta con lei Luca parla con il cuore in mano Luca dice
sono un altro uomo
Luca era gay e adesso sta con lei Luca parla con il cuore in mano Luca dice
sono un altro uomo
2^ STROFA:
sono un altro uomo ma in quel momento cercavo risposte mi vergognavo e le
cercavo di nascosto c’era chi mi diceva “è naturale” io studiavo Freud non la
pensava uguale
poi arrivò la maturità ma non sapevo che cos’era la felicità un uomo grande mi
fece tremare il cuore ed è li che ho scoperto di essere omosessuale
con lui nessuna inibizione il corteggiamento c’era e io credevo fosse amore sì
con lui riuscivo ad essere me stesso poi sembrava una gara a chi faceva meglio
il sesso
e mi sentivo un colpevole prima o poi lo prendono ma se spariscono le prove poi
lo assolvono cercavo negli uomini chi era mio padre andavo con gli uomini per
non tradire mia madre
2° RITORNELLO:
Luca era gay e adesso sta con lei Luca parla con il cuore in mano Luca dice
aono un altro uomo
Luca era gay e adesso sta con lei Luca parla con il cuore in mano Luca dice
sono un altro uomo
SPECIAL:
Luca dice per 4 anni sono stato con un uomo tra amore e inganni spesso ci
tradiva ma io cercavo ancora la mia verità quell’amore grande per l’eternità
poi ad una festa fra tanta gente ho conosciuto lei che non c’entrava niente lei mi
ascoltava lei mi spogliava lei mi capiva ricordo solo che il giorno dopo mi
mancava
questa è la mia storia solo la mia storia nessuna malattia nessuna guarigione
caro papà ti ho perdonato anche se qua non sei più tornato
mamma ti penso spesso ti voglio bene e a volte ho ancora il tuo riflesso ma
adesso sono padre e sono innamorato dell’unica donna che io abbia mai amato
RITORNELLO FINALE:
Luca era gay e adesso sta con lei Luca parla con il cuore in mano Luca dice
sono un altro uomo
Luca era gay e adesso sta con lei Luca parla con il cuore in mano Luca dice
sono un altro uomo



http://www2.melitoonline.it/?p=10599&cpage=2

Violentata per 2 ore da 2 moldavi-La donna, una russa di 48 anni, chiama i Cc e li fa arrestare

» 2009-02-20 23:01
Violentata per 2 ore da 2 moldavi
La donna, una russa di 48 anni, chiama i Cc e li fa arrestare
(ANSA) - TORINO, 20 FEB - Una donna e' stata violentata per oltre 2 ore, e riempita di calci e pugni, in casa sua, da 2 moldavi ubriachi. E'accaduto a Torre Pellice.I due uomini, di 32 e 48 anni, sono stati arrestati dai carabineri chiamati dalla vittima, una russa di 48 anni, che e' riuscita a liberarsi appena i suoi aguzzini si sono appisolati. Secondo la ricostruzione dei militari, i 2 hanno cominciato a infastidire la donna su un bus e l'hanno seguita fino alla sua abitazione dove sono entrati con uno stratagemma.

http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus//ticker/news/2009-02-20_120337452.html

Decreto antistupri, arrivano le ronde non armate. Le novità del decreto

Decreto antistupri, arrivano le ronde non armate. Le novità del decreto
Venerdí 20.02.2009 15:20
Sì alle ronde, ma più che i cittadini ne faranno parte "ex agenti di polizia, dei carabinieri e delle f0orze armate". Stop alla concessione degli arresti domiciliari per gli stupratori. E' quanto è stato deciso - dal Consiglio dei Ministri che ha dato il via libera sul Dl sicurezza. Il provvedimento è composto da 12 articoli. Il Governo ha dato via libera ai "volontari per la sicurezza", ha spiegato il ministro dell'Interno Roberto Maroni e assumerà 2500 unità fra le forze dell'ordine. Gli elenchi dei volontari verranno tenuti dalle Prefetture.



BERLUSCONI- Gli stupri nel 2008 sono diminuiti del 10%. Silvio
Berlusconi, illustrando il dl anti-stupri spiega che l'urgenza del decreto è dovuta all'emergenza di questi giorni. Berlusconi afferma che questa diminuzione del 10% vale anche per la città di Roma.

STUPRATORI, NO AI DOMICILIARI - Il decreto è stato approvato con delle lievi modifiche rispetto alle anticipazioni e fra le misure principali contiene il divieto degli arresti domiciliari per chi è accusato di violenza sessuale.

Ecco quali dovrebbero essere le principali misure previste nel provvedimento, al quale hanno lavorato i ministri degli Interni, della Giustizia e delle Pari opportunità: sarà previsto l'ergastolo per chi commette un omicidio che fa seguito a un atto di violenza sessuale. Aumenteranno le pene per la violenza sessuale, passando da una reclusione di 5-10 anni a una di 6-12 anni (con aggravanti da 7 a 15 anni). Raddoppiano inoltre i termini di prescrizione per chi abusa sessualmente di un minore di 14 anni.

Ma il decreto interviene anche sulle aggravanti, prevedendone di nuove in caso di violenze commesse utilizzando prima narcotici, stupefacenti o alcol, di violenze nei confronti di minori di sedici anni (prima il limite era 14), o dal genitore (anche adottivo) o nonno, indipendentemente dall'età di chi subisce l'abuso, dall'insegnante o dal convivente del genitore (se la vittima ha fino a 18 anni). Costuirà aggravante anche un abuso compiuto contro donne che stanno portando avanti una gravidanza, o se la violenza è contro chi ha meno di dieci anni (la pena prevista è da 8 a 20 anni). Altre circostanze aggravanti solo le violenze di gruppo (aumenta la pena, da 6-12 a 7-15 anni) e quelle in cui l'autore sevizie la vittima.

E' stato istituito inoltre il reato di molestie sessuali (da sei mesi a tre anni di reclusione), previsto per chi si rende colpevole di molestie o atti a contenuto sessuale.

http://www.affaritaliani.it/cronache/stupri_ronde_non_armate_le_novita200209.html

AIDS: IN ITALIA 120MILA POSITIVI, UNO SU 4 NON LO SA

AIDS: IN ITALIA 120MILA POSITIVI, UNO SU 4 NON LO SA

(AGI) - Roma, 20 feb. - Cresce progressivamente la quota di soggetti che scoprono di aver contratto il virus Hiv in fase avanzata della malattia (oltre il 30%, dato europeo) e si stima che almeno un quarto dei 120mila soggetti Hiv positivi viventi in Italia sia inconsapevole del proprio stato. "Un dato importante che dobbiamo riuscire a diminuire ribadendo l'importanza del test, che e' un dovere civile oltre che l'unica speranza per tenere sotto controllo il virus", ha dichiarato Andrea Antinori, direttore Malattie Infettive allo Spallanzani di Roma, a margine della conferenza stampa di presentazione dello studio Adone, avviato per analizzare l'effetto della semplificazione della terapia ottenuta con Atripla, antiretrovirale in monosomministrazione quotidiana. Il test, "che e' anonimo, gratuito, sicuro ed efficace", sottolinea Antinori, e' la grande possibilita' per curarsi mantenendo una quotidianita' a detta degli esperti "normale".
"Basti pensare che oggi l'aspettativa di vita puo' raggiungere i 50 anni per un paziente giovane", continua Antinori, tracciando il trend dell'epidemia: "I nuovi infetti hanno un'eta' piu' adulta (38 anni contro i 26 anni del 1986), le donne sono circa un terzo del totale e la trasmissione avviene quasi esclusivamente per via sessuale - spiega il professore - Se nella seconda meta' degli anni'80 l'uso di sostanze stupefacenti per via endovenosa era correlato al 70% delle trasmissioni, oggi i tossicodipendenti sono meno del 10% dei nuovi infetti". Costante negli ultimi 7-8 anni il numero dei nuovi infetti, circa 4mila l'anno in Italia; "diminuita sensibilmente invece, nell'ultimo decennio, la mortalita' - continua Andrea Antinori - Merito delle terapie antiretrovirali che hanno ridotto nettamente anche la morbilita' della malattia. L'80-90% di tutti i pazienti seguiti nei centri di riferimento sono in condizione di soppressione virologica, percentuale impensabile fino a qualche anno fa".
http://www.agi.it/ultime-notizie-page/200902201548-cro-rom1151-art.html

VIA DALL'ITALIA A TUTTI QUESTI STRANIERI CHE VENGONO PER FARE CRIMINI

CENTRO DI SOLIDARIETA' CRISTIANA
20 02 2009

NO AI RUMENI STUPRATORI

VIA DALL'ITALIA A TUTTI QUESTI STRANIERI CHE VENGONO PER FARE CRIMINI


Ultimamente ci sono stati in Italia molti casi di stupri effettuati da immigrati romeni.
Ecco due casi recenti.

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1)
il Giornale.it
n. 44 del 2009-02-20 pagina 14

Anziana cieca picchiata e stuprata È l’ultima vittima di un romeno
di Redazione

L’aggressione è avvenuta nel Pavese. Lui ubriaco sfonda la porta e si getta sulla donna di 83 anni, malata. Ora è ricoverata con fratture al bacino
Pavia Cieca e immobilizzata nel letto da più di tre anni per una malattia degenerativa, a 83 anni è stata violentata da un romeno ubriaco, subito dopo arrestato in flagranza di reato. Teatro della vicenda, che ha scosso il Pavese, Albuzzano, alle porte del capoluogo lombardo. E ora la donna è ricoverata in prognosi riservata in Chirurgia generale al San Matteo di Pavia.
Mentre l’aguzzino, muratore senza fissa dimora 31enne, verrà interrogato stamattina, nel carcere di Torre del Gallo a Pavia, per la convalida del fermo. I fatti sabato sera, appena dopo le 20. L'uomo fa il giro dei bar del paese continuando a bere. A un certo punto nell'ultimo locale, a 300 metri da via Alessandrini, dove abita l'anziana, già ubriaco incontra il figlio della donna, un sessantenne da sempre impegnato nell’edilizia. Litigano pesantemente. Il figlio riferirà poi che era per la badante straniera dell'anziana madre, che il romeno avrebbe voluto «rimorchiare» contro la volontà del datore di lavoro. Chi ha assistito alle scenate, invece, parla di motivi di lavoro rimasti in sospeso. Ed è su queste due versioni che gli inquirenti stanno indagando. Dopo la discussione il romeno esce dal locale e va dritto a casa della donna. In un cortile della via Alessandrini, appunto, dove abita anche suo fratello. Dà calci a tutto quello che incontra. Tanto da destare la preoccupazione dei vicini di casa della donna che, così, chiamano subito i carabinieri. Intanto lui sfonda la porta d'ingresso dell'anziana, entra nella cucina e si dirige nella camera da letto, dove lei sta riposando. Si cala i pantaloni e si avventa sul suo corpo, esile e debilitato con tutta la sua forza tanto da provocargli gravi traumi al bacino e lesioni agli organi interni oltre a lividi a braccia e gambe. Nel frattempo, i vicini chiamano anche la nipote che abita poco lontano. È lei che trova il romeno addosso alla zia. Riesce a sollevarlo e spingerlo dall'altra parte del locale ma in un attimo l'uomo torna dov’era. E qui che arrivano i carabinieri che immobilizzano, finalmente, il romeno. Mentre l’83enne continua a urlare per il dolore. Verrà soccorsa qualche minuto dopo dai volontari del 118.
«Quell'uomo è un animale - tuona ora il figlio - mia madre non meritava un’umiliazione simile, non ha mai fatto del male a nessuno». È un coro unico, invece, la gente che abita qui che dice: «Non ci sentiamo più sicuri nemmeno a casa nostra». Ieri sera, in comune, il sindaco Margherita Canini ha tenuto un vertice in tema e ha ordinato la chiusura del bar locale gestito da romeni. Lo stesso primo cittadino, Margherita Canini, sottolinea: «La vicenda richiede la certezza della pena contro chi si sente forte dell'impunità». Mentre il Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza, come rivela il vicesindaco, ha chiesto di «Mantenere il basso profilo, gettare acqua sul fuoco, per fare avvertire il meno possibile l'allarme sociale».


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2)

» 2009-01-31 17:25
IN GRUPPO ABUSANO DI UNA DONNA, FERMATI 5 ROMENI
COSENZA - Avevano le valigie pronte per lasciare la Calabria i cinque romeni fermati stamani dai carabinieri a Cassano allo Ionio con l'accusa di avere stuprato in gruppo una loro connazionale.

L'incubo per la giovane donna romena, violentata a turno dai cinque, era iniziato mercoledi' scorso alla fine del turno di lavoro nei campi dove si stanno raccogliendo le arance. Il branco ha seguito la donna fino alla sua abitazione e poi ha messo in atto la violenza.

La ventunenne, dopo lo stupro di gruppo, si e' rivolta immediatamente ai carabinieri per denunciare, assieme al marito, anch'egli bracciante agricolo nella stessa azienda, la violenza subita.

I carabinieri, quando hanno fatto irruzione nelle abitazioni dei componenti del branco, in contrada Bruscata, nei pressi della stazione di Sibari, hanno notato che i cinque avevano preparato le valigie per fuggire. I cinque fermati sono stati rinchiusi nel carcere di Castrovillari.

http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_875961171.html

http://groups.google.com/group/centro-di-solidarieta-cristiana?hl=it

sabato 14 febbraio 2009

NOTIZIE DI STUPRI ANCHE A SAN VALENTINO

Roma | 14 febbraio 2009
Fidanzatini aggrediti a Roma, in due abusano di una 14 enne


Una coppia di ragazzi, lei 14 anni e lui 16 anni, sono stati aggrediti nel tardo pomeriggio da due persone, probabilmente dell'Est europeo. I due ragazzi stavano passeggiando in via Latina, nel quartiere Appio, quando sono stati avvicinati da due uomini, che secondo la coppia avevano un forte accento dell'est Europa. I due hanno trascinato la coppia nel parco della Caffarella e li' hanno picchiato il ragazzo e abusato della ragazza. Poi hanno portato via i loro cellulari.

In ospedale accertata la violenza
I medici dell'ospedale San Giovanni hanno accertato la violenza sessuale. La ragazza e' stata stuprata e costretta ad un rapporto orale. I medici del San Giovanni hanno riscontrato sul corpo della giovane tumefazioni e graffi. La quattordicenne ha tentato piu' volte di difendersi e di sottrarsi alla bestialita' dei suoi aggressori. Il ragazzo e' stato piu' volte gettato a terra dai violentatori ed ha subito un trauma ad una spalla. I fidanzatini stavano passeggiando nel pomeriggio di San Valentino, verso le 18, quando era gia' buio, in via Latina, una strada che costeggia il parco, dove sono stati stati trascinati dagli aggressori. Il parco, assai esteso, e' abitato frequentato da immigrati stranieri e nomadi, che trovano alloggio in baracche e ricoveri di fortuna come le vecchie fungaie sotterranee abbandonate, o in tuguri. Il parco della Caffarella e' un'oasi naturale tra il quartiere residenziale Appio Latino e l'Appia Antica.

Si cercano i due stranieri
E' caccia nella Capitale a due stranieri, dell'Est Europa, con carnagione scura, che hanno aggredito i due fidanzatini. La polizia, subito dopo la denuncia dell'aggressione, nel giorno di San Valentino, da parte dei due fidanzatini, sta setacciando il parco della Caffarella e le zone limitrofe dove abitualmente trovano ricovero immigrati e nomadi. A quanto si e' appreso in ambienti investigativi, i due ragazzi non hanno fornito un vero e proprio identikit degli aggressori ma una loro sommaria descrizione, anche per via del forte choc subito e del posto buio in cui sono stati trascinati.

La madre della ragazza, giustizia subito o me la faccio da sola
"Voglio giustizia subito altrimenti me la faccio da sola e che venga a dirmi qualcosa il ministro della Giustizia". A parlare, straziata dal dolore ma composta, e' la madre della ragazza di 14 anni violentata questa sera nel parco della Caffarella a Roma. La donna, che si trova nel corridoio del reparto ginecologia d'urgenza dell'ospedale San Giovanni, passeggia avanti e indietro davanti alla porta della stanza dove la figlia viene assistita dai medici. "Oggi, prima di quello che e' successo, mia figlia mi diceva fammi compagnia", ha detto la donna alle amiche che l'assistono in ospedale. Nel corridoio, oltre alla polizia, ai carabinieri, e ai vigili urbani, e' arrivata anche un'amica della ragazzina che ha abbracciato i genitori della vittima ed e' anche lei in attesa di notizie.

Il sindaco Alemanno
"Mi auguro e credo che gli inquirenti troveranno rapidamente i responsabili e mi auguro che, una volta assicurati alla giustizia, non ci sia nei loro confronti nessuna clemenza o indulgenza". Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, commentando la violenza subita da due giovani fidanzati vicino al Parco della Caffarella a Roma. "Quando gridavo contro l'eccessiva clemenza della magistratura sui reati di violenza sessuale - ha aggiunto - purtroppo non avevo torto, perche' l'emergenza continua ad essere molto forte e si concentra soprattutto nei non luoghi della periferia".



http://www.rainews24.it/notizia.asp?newsid=106691


Bologna | 14 febbraio 2009
Stuprata a 15 anni di fronte a casa a Bologna. L'aggressore arrestato grazie a un testimone



Per una volta un litigio e' stato provvidenziale. Il testimone dello stupro avvenuto ieri sera contro una ragazza di 15 anni alla periferia di Bologna, 'benedice' il bisticcio con la moglie. Era appena uscito di casa per sbollire il nervosismo. Poco dopo le urla e la violenza nel parco di fronte. Ha chiamato la polizia, che in pochi minuti ha bloccato l'aggressore, clandestino di 33 anni scarcerato da un mese. "Ma non ho fatto in tempo a impedirla.

Poteva essere mia figlia - si rammarica - Alla fine, quando mi sono reso conto che e' un'amica di mio figlio, mi sono messo a piangere con lei". L'ennesimo oltraggio a una donna e' arrivato in citta' poco dopo le 22, tra i cespugli in penombra del parco che e' davanti a una polisportiva, lungo una strada abbastanza trafficata. E' il ritrovo degli adolescenti del quartiere. E della vittima, che li' ieri sera - come aveva detto al fratello - stava aspettando gli amici. Per arrivarci da casa sua, le e' bastato attraversare la strada.

Poco dopo e' comparso il 'bruto'. Un ragazzone di corporatura robusta, un perfetto sconosciuto per la quindicenne. Le ha messo un braccio intorno al collo e le ha detto: "Vieni con me". Poi di fronte alla sua resistenza, ha aggiunto: "Adesso facciamo quello che dico io". Il resto sono pugni e schiaffi contro la ragazza trascinata a forza tra i cespugli. Li' le ha tirato giu' i jeans violentandola. Ma dall'altra parte della strada c'era un conoscente della vittima che abita nella palazzina di fronte alla sua. "Allora ho avviato la macchina, ho fatto inversione di marcia e mi sono avvicinato. Nel frattempo ho chiamato il 113", ha raccontato l'uomo, che zoppica per un problema al ginocchio. E a chi passava di li' a piedi o in macchina, ha chiesto aiuto ma inutilmente.

"Incredibile che di fronte all'aggressione di una donna, indipendentemente da chi sia, prevalga l'indifferenza. Anche questa e' una cosa che mi ha colpito moltissimo"'. A ringraziarlo per telefono e' stato piu' tardi il questore Luigi Merolla, che si e' anche complimentato con gli agenti della volante accorsa. E' stato solo alla loro vista che l'uomo ha interrotto lo stupro. Inseguito, e' stato bloccato poco lontano.

Alla polizia ha detto di chiamarsi Jamel Moamid e di essere un tunisino, in Italia da aprile. Alle spalle ha un'espulsione e due arresti per violazione della legge sull'immigrazione e per spaccio di eroina nella stessa zona dello stupro. Per questo secondo reato e' stato arrestato il 7 agosto scorso e rilasciato il 15 gennaio dal carcere di Lanciano (Chieti) su provvedimento del tribunale delle liberta' di Bologna per revoca della custodia cautelare, su istanza del suo difensore. Ieri notte la vittima e' stata medicata per fratture al setto nasale e presa in cura dai medici del pronto soccorso anti violenza dell'ospedale Maggiore.

E' stata anche sentita dal pm Francesco Caleca. Andare avanti non sara' facile. Chissa' se potra' aiutarla il ricordo di un'altra quindicenne che nell'estate del 2005 fu violentata in un altro parco bolognese, quello di Villa Spada. I due aggressori sono stati condannati a sette anni. Un buon precedente, almeno questo.



http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsId=106642

NOTIZIE D'INCESTO ANCHE A SAN VALENTINO

Roma | 14 febbraio 2009
Molfetta, abusava della figlia 14enne. Arrestato



"Meglio che lo faccia io prima che lo facciano gli altri". Anche questo diceva a sua figlia appena quattordicenne per giustificare gli abusi sessuali cui la sottoponeva. L'uomo, un giovane padre di 34 anni che è stato arrestato questa mattina, aveva ridotto la figlia in stato di totale soggezione, minacciandola, picchiandola e ricattandola. Se la ragazza cercava di sottrarsi alle sue attenzioni, lui le vietava uscire di casa, di usare il motorino e le negava la paghetta.

La ragazza, dopo avere subito per quasi un anno si è confidata con una sua parente e poi con un ufficiale donna dei carabinieri e una psicologa che l'hanno aiutata a denunciare tutto. Del caso si è occupato il sostituto procuratore di Trani Mirella Conticelli che ha ottenuto dal gip un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell'uomo con l'accusa di violenza sessuale, minacce, maltrattamenti e lesioni personali.

La ragazza da piccolissima è stata cresciuta dalla nonna materna poichè i genitori, divenuti tali appena ventenni, si erano separati subito. La mamma vive con un nuovo compagno. Circa un anno fa, la ragazza era andata a vivere con il padre dopo che l'uomo era uscito di prigione avendo finito di scontare una condanna per reati legati al traffico di stupefacenti. Per lei si è trattato di un anno d'inferno.

Il padre la obbligava ad avere rapporti sessuali sostenendo che oramai era tempo e che se non con lui lo avrebbe fatto con altri. Se la ragazza si opponeva lui la picchiava e la segregava in casa, le impediva di vedersi con le amiche, di fare una vita normale.

La ragazzina, dopo avere subito per circa un anno, ha confidato i soprusi alla nonna e poi a persone esperte che l'hanno aiutata a superare la vergogna e la paura e a denunciare. Ora è andata a vivere con la madre, ma sarà il Tribunale per i minorenni a stabilire se questa sarà la dimora idonea per restituirle serenità e per garantirle una crescita armoniosa.

In questa vicenda e nelle indagini gli investigatori e i magistrati hanno seguito un 'protocollo di indagine per i reati di violenza sessuale o contro minori', redatto da due sostituti della procura di Trani, Mirella Conticelli e Carla Spagnolo che si è rivelato - hanno sottolineato gli investigatori - molto utile per vincere la reticenza e la vergogna della vittima.



http://www.rainews24.it/notizia.asp?newsid=106676





Roma | 24 gennaio 2009
Padre abusa della figlia 12enne; zio stupra nipotine di 8 e 5 anni. Arrestati a Palermo e a Napoli


Gli agenti della squadra mobile di Palermo, hanno eseguito ieri l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Termini Imerese Guglielmo Castiglia su richiesta del pm, nei confronti di un uomo di 40 anni, incensurato, accusato di violenza sessuale nei confronti della figlia dodicenne.

Il padre ha tentato di violentare la figlia mentre la madre era in ospedale ad assistere un altro figlio malato. Ma l'episodio si e' poi ripetuto nel tempo. La madre ha saputo la verità e ha lasciato il marito, rifiutandosi però di sporgere denuncia. L’ha fatto la psicologa che ha avuto in cura la bimba. Gli agenti della sezione specializzata della squadra mobile di Palermo hanno avviato le indagini. Ricostruita la vicenda, il gip ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell'uomo, eseguita ieri.

Nei giorni scorsi, sempre la sezione specializzata della squadra mobile di Palermo, ha eseguito inoltre tre ordini di esecuzione per la carcerazione di tre persone, condannate a pena definitiva per violenza sessuale ai danni di minori di 10 anni.

Violentava le nipotine
Un uomo di 28 anni e' stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale aggravata. L'uomo e' accusato di avere commesso violenza sessuale nei confronti delle nipotine di 8 e 5 anni figlie di una sorella. A carico dell'indagato e' stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare su richieste dei pm della procura di Napoli. Gli stupri avvenivano di notte: l'indagato le prelevava a turno dal loro letto, le portava nel suo e poi ne abusava. Le violenze sarebbero andate avanti dal 2004 al 2006.



http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsId=102607

venerdì 13 febbraio 2009

SANREMO 2009 SCANDALOSO E IMMORALE


CENTRO ANTI-BLASFMIA

SANREMO 2009 SCANDALOSO E IMMORALE

Un Sanremo davvero fuori del comune e non adatto alle famiglie italiane.
In Italia con tutta questa violenza sessuale e con il dilagare dell'immoralità
non solo fra i giovani ma persino fra i bambini, ultimamente le ragazze
non vengono stuprate solo da adulti o giovani ma anche dai bambini,
vogliamo valori positivi, vogliamo la serenità in famiglia, e non
essere bombardati da immagini di nudo, sesso e pornografia dalla TV.
Un Sanremo che lancia Playboy, quindi sesso pornografia non è adatto
alle famiglie italiane.
Ridateci Sanremo con i fiori e con le canzoni romantiche e sentimentale
pieni di amore e poesia.
Un Sanremo con le conigliette di Playboy non ha alcun valore,
è una vergogna per l'immagine dell'Italia, e della città di Sanremo,
e della RAI.
Un Sanremo che lancia Playboy fatelo nei night-club dove si fa lo spogliarello.

http://groups.google.com/group/centro-anti-blasfemia?hl=it

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Huge Hefner e le Conigliette di Play Boy saranno ospiti del festival di Sanremo,
nella serata di venerdi' 20 febbraio 2009


Le conigliette di Playboy al Festival di Sanremo..
Il mitico fondatore di Playboy Hugh Hefner sarà ospite del Festival, insieme alle sue conigliette più belle. Insomma, il Festival le tenta proprio tutte per riconquistare il pubblico, soprattutto i giovani. Negli ultimi anni, il Festival ha avuto ascolti molto bassi e Paolo Bonolis vuole essere ricordato come l'uomo che ha riportato questa manifestazione nel cuore degli italiani. E' facile prevedere che l'audience della puntata del 20 Febbraio in cui saranno presenti Hener e le sue bambole sarà più alta di quella delle altre puntate.
http://www.funweek.it/fwm/funweek-magazine/contenuto?id_esportazione=1315&rubrica=festivaldisanremo&contenuto=cont_8590

I BAMBINI GIOCANO CON IL SESSO E SI METTONO NEI GUAI


CENTRO DI SOLIDARIETA' CRISTIANA

I BAMBINI OGGI GIOCANO CON IL SESSO !



Inghilterra/ Diventa padre a 13 anni e sconvolge la Gran Bretagna. " La crescerò con la mia paghetta
Alfie Patten ha 13 anni, ma non li dimostra proprio. Non per niente il "Sun" gli ha dato il nomignolo di "baby-faced boy",

ragazzo con la faccia da bambino: Alfie ne dimostra al massimo dieci anni, ed è alto appena un metro e venti. Eppure,

da lunedì scorso, è già papà di Maisie, una bambina di tre chili e mezzo, avuta con la sua ragazza, Chantelle Steadman, di 15 anni.

http://www.affaritaliani.it/cronache/inghilterra-tredicenne-padre-figlia-paghetta130209.html

OGGI I BAMBINI GIOCANO CON IL SESSO GLI VIENE PERMESSO E QUESTI SONO I RISULTATI
UN BAMBINO CHE DEVE ANCORA CRESCERE E NON SA NULLA DELLA VITA E VA EDUCATO
E ALLEVATO DAI GENITORI SI TROVA AD ESSERE LUI STESSO PADRE-NEMMENO I PRIMITIVI FACEVANO COSI'!

I BAMBINI OGGI HANNO BISOGNO PRIMA DI TUTTO DI EDUCAZIONE SESSUALE
PER EVITARE GRAVIDANZE PRECOCI MALATTIE PEDOFILIA E SFRUTTAMENTO SESSUALE.
LA SITUAZIONE ANCHE IN ITALIA E' GRAVE
PERFINO CI SONO BAMBINI CHE STUPRANO LE RAGAZZINE IN FESTE-ORGE !

http://groups.google.com/group/centro-di-solidarieta-cristiana?hl=it

Gb, papà di una bimba a 13 anni


Gb, papà di una bimba a 13 anni
La mamma è una sua amichetta 15enne
Un ragazzo inglese di 13 anni, Alfie Patten, è diventato padre di una bimba. La sua ragazza, la 15enne Chantelle Steadman, ha dato alla luce Maisie Roxanne. Il neo papà ha detto al tabloid britannico The Sun: "Penso che avere un figlio sia una cosa buona, anche se sarà difficile mantenerlo". Per il momento di soldi in tasca ce ne sono pochi. "Mio padre di solito allunga 10 sterline quando serve", ha ammesso il giovane genitore al giornale.

Il ragazzino, capelli corti e un viso che gli dona molti meno anni di quanti ne abbia sulla carta d'identità, vive con sua madre Nicola nella città di Eastbourne, nella contea dell'East Sussex. Al momento di concepire la piccola Maisie Roxanne lui era 12enne. Madre e figlio hanno aiutato Chantelle nelle prime settimane di gravidanza e, soprattutto, l'hanno protetta dalle ire della sua famiglia.

"Pensavo che anche mia mamma Nicola andasse su tutte le furie alla notizia di diventare nonna", ha raccontato Alfie. Ma il buon senso ha prevalso nella famiglia Patten. "Volevamo tanto avere un figlio, ma eravamo preoccupati delle reazioni della gente - ha spiegato ancora il giovanissimo padre - anche perché non immaginano che fatica sia fare il genitore; è duro, difficile e devi avere molte attenzioni".

Il padre di Alfie, Dennis, sapeva delle forti motivazioni del figlio, ma non condivideva la sua idea di diventare genitore così presto. Dennis è separato da Nicole e non riesce ad aiutarli economicamente. Padre e nonna sono assistiti da amici e parenti e ricevono qualche aiuto dallo Stato.

"Alfie potrebbe stare tutto il giorno a studiare o seduto in salotto per giocare con la Playstation - ha spiegato ancora Dennis - ma ogni giorno va in ospedale per trovare il suo bambino e Chantelle". Infatti, la vita del piccolo padre è diventata sempre più intesa: mattina a scuola e pomeriggio. "I compagni di classe e gli insegnanti non hanno demonizzato la mia situazione", ha detto orgoglioso al quotidiano Alfie. Chantelle, da parte sua, non ha dubbi: "Sarò una grande mamma, come Alfie sarà un padre perfetto".

Mamma e figlia vivranno insieme con il padre disoccupato di Chantelle e i suoi cinque fratelli a Eastbourne. La nonna materna smorza i facili entusiasmi: "Ho detto a Chantelle che avere un figlio è una cosa meravigliosa, ma non in queste circostanze. Siamo già tanti in famiglia e mantenere tutti è una bella responsabilità economica".

Alfie Patten non è stato comunque il padre più giovane del Regno Unito. Il record è saldamente nelle mani di Sean Stewart di Sharnbrook, papà a soli 12 anni. Anche nel suo caso la mamma era una ragazzina acqua e sapone 15enne. La loro relazione si spezzò sei mesi dopo la nascita dell'erede.



http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo441436.shtml

Napoli: mamma 'modello' consentiva abusi sui figli: 6 arresti

Napoli: mamma 'modello' consentiva
abusi sui figli: 6 arresti

In manette donna, zio e 4 amici: i ragazzi tutti minori

NAPOLI, 13 FEBBRAIO (Apcom) - Sei persone sono finite in carcere questa mattina a Napoli con l'accusa di violenza sessuale e abuso di minori: una donna, I.R. di 36 anni, madre di sei figli consentiva ad uno zio ed a 4 amici, di cui tre fratelli, di abusare sessualmente dei ragazzi minori. Madre, zio e amici sono stati tutti arrestati.

Da quanto hanno appurato gli inquirenti, la donna a sua volta si prostituiva davanti ai figli ed in diverse circostanze percepiva somme di danaro.

Le ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite, su richiesta del pm della Procura della Repubblica di Napoli, dagli agenti della IV^ sezione della Squadra Mobile della Questura del capoluogo.
13/02/09




http://www.parmaok.it/parmaok/italia/madre_consentiva_abusi_figli_1313020910.html

mercoledì 11 febbraio 2009

CON QUESTE LEGGI AUMENTERANNO GLI STUPRI FRA RAGAZZINI

Brescia, 14enne stuprata, gli indagati:
«Non c'è stata nessuna violenza»



BRESCIA (10 febbraio) - Hanno detto che non c'è stata nessuna violenza. I quattro ragazzi arrestati con l'accusa di aver seviziato una quattordicenne nel Bresciano, durante le udienze di garanzia hanno detto che «quella sera non c'è stata nessuna violenza» e «nessuno è stato costretto a bere».

A supporto di tale tesi, dai legali è stato evidenziato, tra l'altro, che dai certificati medici non risultano lesioni alla ragazza. Secondo la ricostruzione dell'accusa la ragazza, completamente ubriaca, sarebbe stata seviziata con il manico di un badile. I legali hanno chiesto la scarcerazione e in subordine gli arresti domiciliari.

Il gip del tribunale dei minori di Brescia ha respinto le le istanze volte ad ottenere la revoca del provvedimento di custodia cautelare in carcere. Il magistrato ha però sostituito, in tre casi su quattro, la misura restrittiva con la permanenza ai domiciliari, e nel quarto caso con il collocamento in una comunità. I ragazzi, per i quali è stata disposta la permanenza domiciliare, misura restrittiva equivalente agli arresti domiciliari per gli adulti, potranno andare a scuola.

Secondo il gip i ragazzi si sarebbero resi conto della gravità del fatto e le condizioni familiari sono tali da poter concedere la nuova, più tenue, misura. Che i giovani non andassero in carcere era stato del resto auspicato ieri, anche dal procuratore capo dei minori di Brescia, Emilio Quaranta.

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=45966&sez=HOME_INITALIA


Brescia, 14enne stuprata e filmata:
4 minori arrestati, 5 under 14 coinvolti

BRESCIA (9 febbraio) - Continuano le indagini dei carabinieri di Salò sulla vicenda della ragazzina di 14 anni stuprata dai compagni di scuola in un paese sulle montagne della Val Sabbia all'inizio di dicembre. Ieri mattina i primi arresti per sequestro di persona e violenza sessuale di gruppo: quattro ragazzi, tutti tra i 14 e i 17 anni, accusati di essere responsabili dell'aggressione ai danni della ragazza. Almeno altre cinque ragazzini risultano coinvolte nello stupro, ma, non avendo ancora compiuto i 14 anni all'epoca dei fatti, non sono perseguibili dalla legge.

La vicenda risale ad un sabato sera di inizio dicembre: la vittima, una 14enne, viene invitata a una festa dai suoi compagni di scuola lungo la statale del Caffaro, sulle montagne della Val Sabbia. La ragazza si fida dei suoi compagni e li segue, ma loro, durante la festa (alla quale era presente una quindicina di ragazzi), l'hanno fatta ubriacare e l'hanno chiusa in una stanza, violentandola per ore, seviziandola con il manico di un badile e immortalando sul telefonino le immagini dello stupro. Le stesse immagini che poi hanno inviato con degli mms sui telefonini di amici e che hanno permesso ai carabinieri di risalire agli aggressori. La ragazza è stata lasciata seminuda sopra un divano ed è stata trovata dalle amiche, che l'hanno svegliata con degli schiaffi.

Vittima e aggressori nuovamente sul luogo dello stupro. Tra gli aspetti inquietanti della vicenda, c'è anche il ritorno degli aggressori e della vittima nella medesima casa solo una settimana dopo la violenza. Per quanto riguarda la ragazza, gli investigatori hanno detto che, probabilmente, voleva solo cercare di capire meglio cosa fosse successo e chi fosse stato il responsabile.

Il gip: pulsioni animalesche. Nella sua ordinanza il gip del tribunale dei minori parla di «pulsioni animalesche» a proposito dei 4 minori bresciani arrestati. Le indagini, intanto, stanno rivelando una vicenda ancora più raccapricciante di quanto già emerso ieri. Il procuratore capo dei minori di Brescia, Emilio Quaranta, dal canto suo, ha parlato di «normalità del male», riferendosi agli atteggiamenti di indifferenza colti durante le indagini tra gli indagati.

Codici: servono certezza della pena e campagne di prevenzione. «I casi di violenza sessuale che si stanno consumando in questi giorni - dice il segretario nazionale dell'associazione nazionale Codici, Ivano Giacomelli - non sono altro che il sintomo di un disagio che sta investendo la nostra società. La proposta di legge presentata questa mattina in merito alle "modifiche al codice di procedura penale" e che individua nella custodia in carcere la misura più idonea rappresenta sicuramente un segnale importante per punire tali atti di violenza. La certezza della pena insieme a campagne di prevenzione e associazioni come Codici che offrono consulenza alle vittime sono insieme le strategie più idonee ad arginare il fenomeno».
In Italia - secondo i dati elaborati da Codici - 6 milioni 743mila donne dai 16 ai 70 anni hanno subìto violenze, di cui un milione e 150mila nel 2006 e 1.400.000 ragazze sono state vittima di violenza sessuale prima dei 16 anni. In Europa il 12-15% delle donne subisce quotidianamente violenze domestiche che rappresentano la prima causa di morte tra i 16 e i 44 anni, ancora prima di cancro, guerre e incidenti.

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=45842&sez=HOME_INITALIA

lunedì 9 febbraio 2009

Pedofilia/ In 5 anni in Europa cresciuta online di oltre 400% -rpt

Pedofilia/ In 5 anni in Europa cresciuta online di oltre 400% -rpt
Nel 2008 si stimano 3mila bambini coinvolti, nessuno liberato
Roma, 9 feb. (Apcom) - Continua a crescere la pedofilia on line, soprattutto in Europa, dove tra il 2003 e il 2008 la presenza di materiali pedopornografici on line è cresciuta di oltre il 400%. E' l'allarme lanciato dal Telefono Arcobaleno con il 13esimo rapporto annuale sul fenomeno, pubblicato alla vigilia della giornata europea per la sicurezza in rete, secondo il quale negli ultimi cinque anni, tra il 2003 e il 2008, il mercato della pedopornografia sulla rete è cresciuto del 149%. E se la sensibilità dei navigatori e le segnalazioni aumentano (oltre 42mila nel 2008), l'efficacia degli interventi rimane scarsa. L'anno scorso, infatti, denuncia l'associazione, dei 3mila bambini circa sfruttati, conteggiati attraverso il materiale scoperto on line, neanche uno è stato identificato e liberato. La segnalazione, infatti, porta quasi sempre alla rimozione del materiale sequestrato e colpisce il commercio, ma rintracciare i bambini coinvolti è decisamente più difficile e quasi mai si riesce.

Il fenomeno aumenta drammaticamente soprattutto in Europa. E' proprio sui server del vecchio continente, infatti, che l'offerta cresce di più: nel 2008, secondo le stime dell'associazione, i materiali disponibili sono aumentati del 406% rispetto al 2003. E se in quell'anno gli utenti di questo genere di "servizi" erano concentrati soprattutto negli Stati uniti (che pesavano per oltre il 50% della domanda mondiale), nel 2008 era americano meno di un pedopornografo su tre, mentre l'Europa è passata dal 37% al 58% del totale delle richieste online. Insomma, nonostante gli scandali e le attività di contrasto, sempre più europei sembrano interessati alla pedopornografia.

La pedofilia on line è un mercato che non conosce crisi e formalmente illegale ma di fatto libera - spiega il presidente di Telefono Arcobaleno, Giovanni Arena - i clienti restano pressoché impuniti per la lentezza dei processi e le giovani vittime rimangono stritolate tra i meccanismi farraginosi di una giustizia che fatica a dare risposte". Telefono Arcobaleno, sottolinea, negli ultimi 13 anni ha effettuato oltre 228mila segnalazioni alle autorità. Solo nell'ultimo anno ne ha inoltrate più di 3.500 al mese, con punte di oltre 300 in un solo giorno, che nell'84% dei casi hanno portato alla chiusura dei siti nel giro di 48 ore.



http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2009/02_febbraio/09/pedofilia_in_5_anni_in_europa_cresciuta_online_di_oltre_400percento_-rpt,17907176.html

domenica 8 febbraio 2009

ROM STUPRATORE RITENTA IL REATO-VERGOGNA!

Caserta, rom tenta uno stupro
Poi si pente e si denuncia ai carabinieri

CASERTA (8 febbraio) - Prima tenta di violentarla: la minaccia di morte con un coltello, la colpisce alla testa con una bottiglia quando lei cerca di opporre resistenza. Poi, quando la donna perde conoscenza, si spaventa e si pente. Chiama i carabinieri e a loro dice: «Arrestate pure me, ma salvate lei».

Gheorghe Gudruman, rom senza fissa dimora di 50 anni, ieri sera, nei pressi della stazione ferroviaria di Caserta ha tentato di violentare una donna lituana di 42 anni. Non era la prima volta che tentava di mettere in atto uno stupro. Lo aveva fatto già nel 2006, in provincia di Rimini. Allora, tre anni fa, fu indagato per aver violentato e sequestrato una sua connazionale. Secondo l'accusa, il rom costrinse la donna a subire diversi rapporti sessuali; per evitare che fuggisse la sequestrò addirittura all'interno di un garage di cui lui era custode.

Ieri sera lo stesso copione, ma con un finale del tutto diverso. Gudruman ha prima usato le maniere gentili. Alla donna ha offerto da bere, gin. Poi ha iniziato a usare le maniere forti: l'ha minacciata di morte, le ha portato via la borsa, e l'ha costretta a seguirlo in un capannone abbandonato, in un ex canapificio. Era notte fonda, l'1.30 passate. In zona quasi nessuno. La donna ha iniziato a reagire, a resistere allo stupro. È stato allora che Gudruman, in stato di ebbrezza come accertato dai carabinieri, l'ha colpita alla testa con una bottiglia di vetro. Ed è stato allora che l'uomo ha temuto di averla addirittura uccisa.

Il sangue dalla testa, la perdita di conoscenza della donna hanno fatto pentire lo stupratore che ha denunciato quanto avvenuto ai carabinieri. Ha chiamato il 112, ha supplicato l'intervento di una pattuglia dei carabinieri e ha, soprattutto, detto: «Ho tentato di avere un rapporto con la ragazza. Lei si è fatta male. Arrestate pure me, ma salvate lei». Quando i carabinieri della compagnia di Caserta - diretta dal capitano Giovanni Capone e dal tenente Fabio Bianco - sono arrivati sul posto, di cui il rom aveva fornito una precisa descrizione, hanno trovato la donna ferita e l'uomo in stato di choc. Ha tentato la fuga ma si è subito arreso.

Ora solo gli esiti degli esami medici potranno stabilire se la donna sia stata o meno violentata: lei, dopo aver perso conoscenza, ricorda a stento quanto accaduto. Di sicuro, come hanno accertato i medici, oltre alla ferita alla testa ha contusioni in tutto il corpo. Per Gudruman, invece, sono scattate le manette: l'accusa è di violenza sessuale aggravata, sequestro di persona, rapina e lesioni personali.

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=45691&sez=HOME_INITALIA

ANCORA VIOLENZE SULLE DONNE E PERFINO RAGAZZINE

Quattordicenne stuprata
e filmata con il telefonino
09 febbraio 2009


Uno del branco era più piccolo di lei. Ma il fine settimana ha visto violenze sulle donne anche a Frosinone - sempre su di una minorenne - Milano e Caserta
Ancora storie di violenza sessuale che coinvolgono minorenni, ma non solo. Questa volta è successo in Lombardia, dove la procura dei Minorenni di Brescia, sulla base delle indagini dei carabinieri della compagnia di Salò, ha chiesto e ottenuto quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti ragazzi, che sono stati arrestati.


Del branco farebbe parte almeno un altro minore che, però, avendo meno di 14 anni, non è imputabile. La vittima è una ragazza di 14 anni. Gli arrestati hanno età comprese tra i 14 e i 16 anni.

La violenza sarebbe avvenuta nel mese di dicembre ad una festa durante la quale era stato bevuto parecchio alcol. Dopo lo stupro, la vittima è stata portata in stato di shock in ospedale. La denuncia poi è stata presentata dalla madre della ragazza, italiana così come gli aggressori.

Le modalità in cui tutto è avvenuto sarebbero aberranti per il loro cinismo: i ragazzi non avrebbero esitato a filmare la loro impresa, usando il telefono cellulare.

Una quindicenne è stata poi aggredita a Monte San Giovanni Campano, in provincia di Frosinone, da almeno quattro uomini, due dei quali sarebbero già stati rintracciati dai carabinieri, grazie all’identikit fornito dalla stessa vittima.

La quindicenne è stata trovata da alcuni ragazzi sul ciglio di una strada vicino al suo paese, in stato di choc e con i vestiti a brandelli. I ragazzi si sono fermati per soccorrerla hanno avvisato i carabinieri, che ora sono alla ricerca degli altri due stupratori.

La ragazza sarebbe riuscita a fuggire prima che la violenza venisse consumata. E intanto, a Milano, una diciannovenne ha raccontato di essere rimasta vittima sabato di uno stupro avvenuto nei giardinetti del suo quartiere, nella periferia nord del capoluogo lombardo.

Nonostante l’uomo, forse straniero, sia riuscito a compiere la violenza, la giovane a un certo momento avrebbe trovato la forza per reagire, urlando e colpendolo con un pugno al volto tanto da metterlo in fuga.

È andata meglio a Caserta, dove una donna lituana di 42 anni è sfuggita al suo aggressore, un rom cinquantenne di nome Gheorghe Gudruman, che dopo aver tentato di violentarla si è costituto volontariamente presso i carabinieri.



http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/italia_e_mondo/2009/02/09/1202075415618-quattordicenne-stuprata-filmata-il-telefonino.shtml

lunedì 2 febbraio 2009

In Sicilia violentata una giovane romena-Un uomo stupra la ex convivente a Bolsena

A Vittoria, nel Ragusano, tre maghrebini hanno aggredito una coppia
Lui è stato rapinato, lei è stata sequestrata e portata in un casolare
In Sicilia violentata una giovane romena
Un uomo stupra la ex convivente a Bolsena
Nel Lazio una donna costretta a rapporti sessuali e minacciata con un martello



ROMA - Altri due casi di violenza sessuale. A Vittoria, in provincia di Ragusa, la vittima è una giovane romena stuprata da tre maghrebini. A Bolsena, nel Viterbese, una cittadina cilena è stata violentata, malmenata e minacciata con un martello dall'ex convivente italiano.

A Vittoria, all'uscita di un ritrovo in contrada Macconi, tre uomini, due dei quali armati di pistola, hanno aggredito una coppia romena. Uno dei tre ha rubato soldi e telefonini e subito dopo gli altri due hanno sequestrato la donna, 24 anni, portandola via su una moto, conducendola in un casolare di campagna dove, secondo la denuncia della vittima, avrebbero abusato di lei. E' stato il marito della giovane, liberato una decina di minuti dopo che tutti si erano dileguati, a lanciare l'allarme chiamando la polizia. La donna è stata trovata all'alba dai poliziotti nella periferia di Vittoria.

A Bolsena un italiano di 39 anni, è stato arrestato dai carabinieri per aver violentato la ex convivente, 34 anni. L'uomo è accusato di aver costretto la donna ad avere rapporti sessuali, picchiandola e minacciandola con un martello. I due si erano conosciuti circa quattro anni fa, quando lei era appena giunta in Italia dal Cile.
Per andare a vivere con lei, l'uomo aveva lasciato la moglie e tre figli piccoli. Dopo circa tre anni e mezzo, la donna, a causa dei continui dissapori, lo aveva lasciato per andare a vivere con un'amica a Viterbo. L'uomo, nel frattempo rimasto senza lavoro, pochi giorni fa ha contattato la vittima chiedendole di trascorrere un periodo insieme e verificare la possibilità di riprendere la convivenza. La cilena ha accettato l'invito. La notte scorsa, secondo quanto raccontato dalla donna ai carabinieri, al suo rifiuto di avere un rapporto sessuale, lui l'ha prima minacciata con un martello, poi l'ha picchiata con pugni e calci e, infine, l'ha stuprata. Nonostante fosse ferita, la donna è riuscita a fuggire e a recarsi a piedi nella caserma dei carabinieri, che l'hanno accompagnata all'ospedale di Acquapendente. Ha lesioni al volto, al torace e agli arti inferiori, guaribili in 10-12 giorni.


(1 febbraio 2009) Tutti gli articoli di cronaca

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