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lunedì 9 marzo 2009

BRASILE: BAMBINA DI 9 ANNI VIOLENTATA DAL PATRIGNO ED INCINTA DI DUE GEMELLI

BRASILE: BAMBINA DI 9 ANNI VIOLENTATA DAL PATRIGNO ED INCINTA DI DUE GEMELLI ABORTISCE-IL VESCOVO SCOMUNICA I MEDICI.

Incinta del patrigno a 9 anni
Abortisce: medici scomunicati

| 06/03/2009 |
La storia è delle più orribili: una bimba di appena nove anni, un patrigno 'orco' e una violenza sessuale perpetrata per oltre tre anni. E culminata nella gravidanza della piccola: la bimba è incinta di due gemelli, hanno sentenziato i medici. Una bambina porta in grembo due esserini piccoli piccoli. Poco meno bambini di lei. Per di più frutto di orribili azioni da parte del compagni della mamma.
Una mamma che, per amore della sua piccolina, ha autorizzato l'interruzione di gravidanza e che ora rischia di 'beccarsi' una bella scomunica da parte della Chiesa: perché in Brasile la legge consente gli aborti in caso di stupri, ma la Chiesa no. Oltre alla donna l'arcivescovo di Olinda e Recife, don José Cardoso Sobrinho, scomunicherà anche i medici che hanno praticato l'intervento sulla bimba: secondo lui, infatti, "i medici sono rei di omicidio di due vite innocenti".
E un altro caso molto simile sta sollevando polemiche in Brasile. Una bambina di 11 anni è al settimo mese di gravidanza, anche lei stuprata da un parente stretto con cui è cresciuta dopo l’abbandono della madre. Anche in questo caso la gravidanza è a rischio data l’età immatura. Sia la polizia sia le autorità locali affermano che nessuno ha mai chiesto che fosse praticato un aborto: "Inerzia e disinformazione", dichiara il quotidiano O Globo. La vicenda era nota alle autorità che avrebbero dovuto agire d’ufficio, come prevede la legge.

http://www.libero-news.it/pills/view/8332


il religioso: «La legge di Dio è superiore a qualunque legge umana»
Brasile, bambina stuprata abortisce
Vescovo scomunica i medici: «Crimine»
La piccola di 9 anni violentata dal patrigno. Il Vaticano: «Bene Sobrinho, fatta scelta di morte: hanno peccato»


RECIFE (Brasile) - Scomunica: sentenza inappellabile della Chiesa cattolica brasiliana contro i medici che hanno fatto abortire una bambina di nove anni, stuprata dal patrigno e incinta di due gemelli. L’aborto, ha specificato José Cardoso Sobrinho, arcivescovo di Olinda e Recife, è un crimine agli occhi della Chiesa e la legge degli uomini non può sovrastare quella di Dio. Il patrigno, indagato per violenza sessuale, ha ammesso che abusava della bambina da quando aveva 6 anni e inoltre secondo i sanitari la gravidanza avrebbe comportati gravi rischi per la bambina. La legge brasiliana consente l'aborto in caso di stupro o di problemi per la salute della madre. La bambina, fanno notare i medici, rientrava in ambedue le categorie.
«LEGGE UMANA NON HA VALORE» - Ma l’arcivescovo, esponente dell’ala più integralista della Chiesa brasiliana, è andato all'attacco. «La legge di Dio è superiore a qualunque legge umana - ha proclamato -. Quindi se la legge umana, cioè una legge promulgata dagli uomini, è contraria alla legge di Dio, questa legge umana non ha alcun valore». Tutte le persone che hanno partecipato all'aborto, compresa la madre della bambina (ma non la piccola), sono state scomunicate. Una decisione condannata dal ministro della Salute José Gomes Temporao, che ha parlato di posizione «estremista e inopportuna»: «La questione è legale, la bambina è stata violentata. Il resto è opinione della Chiesa. Sono scioccato per la posizione radicale di questa religione che, nell'affermare a torto di voler difendere una vita, mette un'altra vita in pericolo» ha detto a un programma radiofonico. Il presidente Lula ha definito «conservatore» il comportamento del vescovo, elogiando quello dei medici: «La medicina è su questo punto più corretta della Chiesa, e ha fatto ciò che doveva fare: salvare la bambina».

VATICANO: «GIUSTO» - Il vescovo Sobrinho trova invece appoggio nel Vaticano. «È un tema molto, molto delicato ma la Chiesa non può mai tradire il suo annuncio, che è quello di difendere la vita dal concepimento fino al suo termine naturale, anche di fronte a un dramma umano così forte, come quello della violenza di una bimba - ha detto padre Gianfranco Grieco, capo ufficio del Pontificio Consiglio per la Famiglia -. L’annuncio della Chiesa è la difesa della vita e della famiglia, ognuno di noi deve porsi in un atteggiamento di grande rispetto della vita. L’aborto non è una soluzione, è una scorciatoia. La scomunica significa non potersi accostare anche al sacramento della comunione e se una persona è nel peccato e non si confessa, per la Chiesa non può fare la comunione. In questo caso i medici sono fortemente nel peccato perché sono persone attive nel portare avanti l’aborto, questa uccisione. Sono protagonisti di una scelta di morte».

UN ALTRO EPISODIO - Un’altra vicenda molto simile sta sollevando polemiche in Brasile. A Irai, 480 chilometri da Porto Alegre, una bambina di 11 anni è al settimo mese di gravidanza, anche lei stuprata da un parente stretto con cui è cresciuta dopo l’abbandono della madre. Anche in questo caso la gravidanza è a rischio data l’età immatura. Sia la polizia che le autorità locali affermano che nessuno ha mai chiesto che fosse praticato un aborto: «Inerzia e disinformazione» deplora il quotidiano O Globo. La storia era nota e le autorità avrebbero dovuto agire d’ufficio, come prevede la legge. (Apcom)



06 marzo 2009

http://www.corriere.it/esteri/09_marzo_06/brasile_bambina_incinta_aborto_scomunica_chiesa_cattolica_2bd01fc4-0a45-11de-91a6-00144f02aabc.shtml

Brasile: governo attacca chiesa
Dopo che si e' opposta all'aborto di una bimba stuprata
(ANSA) - RIO DE JANEIRO, 6 MAR - Il ministro della sanita' brasiliano ha accusato la Chiesa cattolica di avere una pozione ''estremista'' e ''inopportuna''. La chiesa si e' opposta all'aborto di una bambina di 9 anni rimasta incinta per le violenze sessuali subite dal patrigno. Medici di Recife hanno praticato ieri l'aborto dopo aver stabilito che la bambina rischiava la vita se avesse partorito i gemelli che aveva in grembo. Scomunicati i medici, la madre della bimba e altre persone coinvolte nell'aborto.



http://notizie.virgilio.it/notizie/esteri/2009/03_marzo/06/brasile_governo_attacca_chiesa,18247672.html



06 marzo 2009
A colpi di scomunica

BRASILE: CHIESA SCOMUNICA RESPONSABILI ABORTO BIMBA STUPRATA ARCIVESCOVO RECIFE, 'SPERIAMO IN LORO PENTIMENTÒ (ANSA) - BRASILIA, 5 MAR - La Chiesa cattolica brasiliana ha oggi scomunicato i medici che qualche giorno fa hanno autorizzato l'aborto ad una bambina di 9 anni rimasta incinta in seguito alle violenze sessuali subite dal patrigno. «Chi ha realizzato l'aborto è stato scomunicato, si spera che queste persone, in un momento di riflessione, si pentano», ha dichiarato alla stampa l'arcivescovo di Recife, Josè Cardoso Sobrinho, mentre un gruppo di avvocati cattolici ha denunciato il caso alla giustizia. Il patrigno della bambina, un uomo di 23 anni di cui non è stato dato il nome, si trova in stato d'arresto da giorni in un carcere dell'entroterra del Pernambuco, in seguito alla confessione di aver stuprato la piccola - la prima volta tre anni fa - e di aver abusato anche della sorella invalida di 14 anni. Alla bambina di 9 anni vengono attualmente somministrati medicinali per indurre un aborto farmaceutico alla gravidanza di due gemelli in seguito agli abusi, ricorda la stampa locale, che da giorni sta seguendo il caso. La vicenda della piccola ha diviso tra l'altro anche i suoi genitori, visto che il padre si è detto contro l'aborto, la madre invece a favore. Livio Moraes, primario presso l'ospedale dell'Università di Pernambuco, ha ricordato che la legge brasiliana «autorizza l'aborto in caso di stupro o pericolo di morte». Rispondendo a tale dichiarazione, l'arcivescovo Sobrinho ha sottolineato che «la legge di Dio è al di sopra della legge umana. Quando una norma promulgata da legislatori umani va contro la legge di Dio perde qualsiasi valore».

BRASILE: ABORTO BIMBA STUPRATA, GOVERNO ATTACCA CHIESA (VEDI 'BRASILE: CHIESA SCOMUNICA...' DELLE 20:40 DI IERI) (ANSA-REUTERS) - RIO DE JANEIRO, 6 MAR - Il ministro della sanità brasiliano ha accusato la Chiesa cattolica di aver adottato una posizione «estremista» e «inopportuna» opponendosi all'aborto di una bambina di nove anni rimasta incinta in seguito alle violenze sessuali subite dal patrigno. Medici di Recife, nel nordest del Paese, hanno praticato ieri l'aborto dopo aver stabilito che la bambina rischiava la vita se avesse portato avanti la gravidanza e partorito i gemelli che aveva in grembo. L'arcivescovo di Recife, Josè Cardoso Sobrinho, ha tuonato contro i medici, accusati di aver violato «la legge di Dio» e li ha scomunicati, assieme alla madre della bambina e ad altre persone coinvolte nell'aborto. «Credo che la posizione della Chiesa sia estremista, radicale e inopportuna», ha detto in nottata il ministro della sanità Jose Gomes Temporao nel corso di un programma radiofonico. «Sono scioccato per la posizione radicale di questa religione che, nell'affermare a torto di voler difendere una vita, mette un'altra vita in pericolo», ha aggiunto. La legge brasiliana autorizza l'aborto in caso di stupro o quando la vita della madre è in pericolo. Medici di Recife hanno praticato ieri l'aborto dopo aver
stabilito che la bambina rischiava la vita se avesse partorito i gemelli che
aveva in grembo. (ANSA-REUTERS).

http://chiesanews.myblog.it/archive/2009/03/06/a-colpi-di-scomunica.html

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